TORINO - Alleanza fra 5 Regioni per acquistare un farmaco e prezzo ridotto del 65%

Per la prima volta in Italia il bando è stato sovraregionale, in quanto al Piemonte si sono associate Lazio, Sardegna, Valle d’Aosta e Veneto

29/10/2018 16:37

Continuano i risparmi per l’acquisizione di medicinali: nei giorni scorsi Scr, la società di committenza della Regione Piemonte, ha aggiudicato la gara per la fornitura di adalimumab, un farmaco biologico usato per malattie come l’artrite reumatoide, l’artrite psoriasica e il morbo di Crohn.
 
Per la prima volta in Italia il bando è stato sovraregionale, in quanto al Piemonte si sono associate Lazio, Sardegna, Valle d’Aosta e Veneto. L’indizione in contemporanea con la scadenza del brevetto del farmaco “originatore” e all’immissione sul mercato del biosimilare ha consentito una riduzione del 65% del costo sostenuto e un risparmio di oltre 31 milioni di euro: il prezzo unitario delle 111.929 fiale richieste è sceso dai 424,32 euro pagati inizialmente ai 298 euro della base d’asta, fino ai 146,72 euro del prezzo dell’effettiva aggiudicazione grazie all’ulteriore ribasso avvenuto. Dai 47,5 milioni spesi prima della gara si è così passati agli attuali 16,4.
 
“Si tratta di un fatto storico, perché è la prima volta che in Italia più Regioni si accordano per effettuare una gara di tali proporzioni, ed è anche la dimostrazione che sulla farmaceutica ci sono ancora molti margini per ottenere risorse da reinvestire nel sistema sanitario - sottolinea l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, che è anche coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni - È un’esperienza che abbiamo portato avanti in questi anni e che ora mettiamo a disposizione di tutte le Regioni: uniamoci per fare gare d’appalto comuni”.
 
La gara appena conclusa costituisce il primo risultato della forma di collaborazione che Saitta aveva proposto lo scorso anno a tutti gli assessori regionali alla Sanità: “Sono certo che, sulla base dei risultati ottenuti, si possa procedere sempre di più ad intese in tal senso fra le società di committenza regionale, anche in vista delle prossime gare per la fornitura di farmaci”.
 
Nei prossimi mesi dovrebbero infatti essere immessi sul mercato nuovi farmaci biosimilari del bevacizumab e del teraparatide, medicinali per cui a livello nazionale le Regioni spendono rispettivamente 155 e 85,4 milioni di euro all’anno.


c.s.

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