TORINO - Il Salone del Libro resta a Torino, il marchio ai fornitori

L’aggiudicazione dell'asta è avvenuta per 600.000 euro, finanziata per 200.000 euro dalla Fondazione Crt e per 400.000 dalla Compagnia di San Paolo

27/12/2018 08:57

Il Salone del Libro resta a Torino. L’apertura delle buste effettuata il 24 dicembre nello studio di un notaio cittadino ha assegnato il marchio a “Torino, la città del libro”, associazione dei fornitori della manifestazione.

L’aggiudicazione dell'asta è avvenuta per 600.000 euro, finanziata per 200.000 euro dalla Fondazione Crt e per 400.000 dalla Compagnia di San Paolo. La base era di 385.000. L’ultima parola spetta comunque al Ministero dei Beni culturali, al termine di una procedura che dovrebbe durare tre mesi. In caso di teoriche offerte migliorative si rifarà l’asta, altrimenti l'aggiudicazione sarà definitiva. È andata invece deserta l’asta per gli allestimenti delle sale Gialla, Rossa e Blu del Lingotto, che erano appunto di proprietà della Fondazione.

Con l'acquisizione del marchio da parte della associazione viene a quindi a configurarsi una organizzazione del Salone in capo ai privati, mentre la parte culturale resterebbe prerogativa della parte pubblica.

L’esito dell’asta è stato accolto con soddisfazione dalla Regione Piemonte. L’assessora alla Cultura, Antonella Parigi, ha commentato che “è una soluzione che credo sia di rispetto, e che permette di valorizzare operatori economici del territorio che hanno lavorato per anni per la manifestazione, contribuendo al suo successo. Come Regione Piemonte, insieme al Comune di Torino e alle fondazioni bancarie, abbiamo fortemente auspicato la costituzione di tale associazione affinché il Salone del Libro rimanesse legato a questa città e alla sua storia. In attesa dell’aggiudicazione definitiva, ci auguriamo che il risultato venga confermato, e che il lavoro per la 32a edizione possa essere avviato il prima possibile. Vorrei infine - ha proeguito Parigi - ribadire il nostro impegno a fianco di quella che è una delle manifestazioni culturali più importanti non solo per Torino e per il Piemonte, ma per il Paese: lo abbiamo fatto seguendo passo passo gli eventi di questi mesi, e anche tramite un protocollo d'intesa con il Comune di Torino e il Circolo dei Lettori per dare continuità all'evento”.

c.s.

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