TORINO - Il sistema piemontese Erikus censisce i danni del terremoto dell’Etna

Due funzionari della Regione Piemonte sono a Catania dal primo gennaio. Accolta la richiesta del dg della Protezione Civile sicula

c.s. 02/01/2019 09:53

Due funzionari di Regione Piemonte (Settore Sismico e Settore Protezione civile e Antincendi boschivi) e Arpa Piemonte, insieme con due volontari di Protezione civile, sono a Catania dal 1° gennaio: nei Comuni interessati dall’evento sismico che ha colpito il versante sud-orientale dell’Etna dovranno garantire il supporto tecnico e predisporre le postazioni informatiche necessarie per l’utilizzo del Sistema Erikus nelle operazioni di censimento dei danni e di verifica dell’agibilità degli edifici. E’ stata così accolta la richiesta del direttore generale della Protezione civile della Regione Sicilia, condivisa dal capo del Dipartimento nazionale.

Nei giorni scorsi i tecnici della Regione e di Arpa che costituiscono il gruppo di lavoro specifico per lo sviluppo del sistema Erikus hanno avviato da remoto le procedure per la predisposizione degli elementi cartografici di base indispensabili alla conduzione dei sopralluoghi.

Cos’è Erikus
Il Sistema Erikus, ideato e gestito da tecnici della Regione Piemonte e di Arpa Piemonte anche a seguito della sperimentazione effettuata dopo i terremoti che hanno riguardato l’Italia centrale nel 2016 e 2017, è ormai diventato standard di riferimento per la gestione del censimento dei danni e la verifica di agibilità, in quanto conferisce alle prime attività il necessario supporto informativo e cartografico in grado di restituire in tempo reale gli esiti dei sopralluoghi. Vengono così notevolmente accelerate le attività di rendicontazione e programmazione degli interventi successivi all’emergenza.

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