TORINO - Fermati in tre per aver bruciato i fantocci di Salvini e Di Maio

Tre giovani sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria per vilipendio alle istituzioni. I fatti durante la manifestazione del 12 ottobre

18/10/2018 09:05

La mattina dello scorso 12 ottobre, su iniziativa del “Kollettivo Studenti Autorganizzati”, ha avuto luogo una manifestazione contro le politiche scolastiche, economiche e sociali del Governo con la partecipazione di circa 400 studenti, che hanno attraversato alcune vie del centro cittadino e, dopo essere transitati davanti alla sede del MIUR, in corso Vittorio Emanuele II n.70, hanno dato alle fiamme una telecamera di cartone e collocato sul sedime stradale alcuni mattoni. In seguito, hanno raggiunto, percorrendo un itinerario diverso da quello segnalato, piazza Castello, ove era in corso una conferenza stampa, convocata dagli attivisti del Movimento NO TAV e dal centro sociale Askatasuna.
 
Durante la sosta in piazza Castello, gli attivisti del KSA hanno collocato 2  fantocci raffiguranti i Ministri Matteo SALVINI e Luigi DI MAIO, i quali, dopo essere stati bersagliati con uova contenenti vernice, sono poi stati dati alle fiamme con due fumogeni ad opera di due attiviste di Askatasuna, di 18 e 17 anni.
 
A seguito di ulteriori approfondimenti investigativi, la DIGOS della Questura di Torino è riuscita ad individuare altri tre attivisti del Kollettivo Studentesco Autonomo e degli Studenti Indipendenti (Z.A. ventitreenne, M.S. diciannovenne, S.E. diciottenne) che sono stati anch’essi denunciati all’Autorità Giudiziaria (a titolo di concorso, avendo collaborato nell’allestimento dei due fantocci) per vilipendio della istituzioni e, due di loro, anche per violazione dell’art. 18 TULPS.

c.s.

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