In Piemonte è iniziata la scuola per 530 mila studenti
Quest’anno si registra una diminuzione complessiva di allievi: circa 6 mila in meno rispetto al 2017-18Sono oltre 530.000 i bambini e i ragazzi piemontesi che lunedì 10 settembre sono tornati a scuola nelle 552 istituzioni scolastiche statali insieme ai circa 14.000 giovani iscritti ai percorsi di istruzione e formazione professionale nelle 27 agenzie formative della Regione.
Quest’anno si registra una diminuzione complessiva di allievi: circa 6.000 in meno rispetto al 2017-18, soprattutto nelle scuole dell'infanzia e primarie. In aumento invece gli studenti con disabilità certificata: sono 14.631, il 2,8% del totale, 206 in più. Il calo generale di studenti consente di dire addio alle cosiddette “classi pollaio”, in quanto il rapporto medio di alunni per classe scende da 21,06 a 20,08.
I dati sono stati forniti il 7 settembre dall'assessora all'Istruzione e Formazione della Regione Piemonte, Gianna Pentenero, e dal direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Fabrizio Manca, che ha parlato di "una situazione molto preoccupante dei dirigenti di ruolo, 341 contro 208 reggenti, in aumento". In crescita i docenti, 59.482 di cui 11.637 di sostegno. "Siamo una delle regioni che ha fatto più immissioni in ruolo - ha precisato Manca - Si può così iniziare l'anno con più insegnanti in classe dal primo giorno". L’Usr ha effettuato circa 3.000 nomine in ruolo, esaurendo quasi tutte le graduatorie. Restano due criticità : il sostegno, non sufficiente seppur in aumento, perché non ci sono abbastanza docenti specializzati e sono stati immessi tutti quelli presenti nelle graduatorie; gli insegnanti dell'area matematico-scientifica, dove si evidenzia una forte carenza. L’organico amministrativo, tecnico e ausiliario è composto da 15.500 persone, comprese le 297 appena assunte a tempo indeterminato effettuate quest'anno. Agli studenti delle scuole statali si aggiungono quelli delle 748 istituzioni scolastiche paritarie, di cui 550 scuole dell'infanzia, e i ragazzi in età di obbligo scolastico che hanno scelto la formazione professionale, 231 percorsi per la qualifica e 78 per il diploma professionale.
"Le scuole piemontesi, anche grazie alle nuove immissioni immissioni in ruolo, sapranno garantire un'offerta formativa di grande qualità - ha sostenuto l’assessora Pentenero - Purtroppo si ripropone il tema delle reggenze, per cui è richiesto uno sforzo non indifferente ai dirigenti, e della carenza di docenti di sostegno, per l’esiguità , in tutta Italia, di specializzati. Una criticità che si può risolvere solo facendo sì che le Università garantiscano un numero maggiore di laureati in Scienze della formazione primaria".
c.s.

Gianna Pentenero - Regione Piemonte - scuola - dirigenti - Fabrizio Manca - Primo giorno
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